Comunicato PD Sebino Franciacorta in merito al progetto Concert Hall

Gentile concittadino/a,
di seguito riportiamo il comunicato del PD Sebino Franciacorta in merito al progetto “Concert Hall”, previsto a ridosso della Rotonda Bonomelli.

Desideriamo replicare nel merito alle obiezioni che il signor Vittorio Moretti, Presidente di Moretti spa, ha sollevato al documento diffuso dal nostro circolo territoriale circa le considerazioni da noi proposte in riferimento al progetto cosiddetto “FCH Concert Hall” previsto in territorio di Erbusco.
In primo luogo riteniamo che la nuova istanza depositata dal proponente non risolva minimamente le criticità che avevamo ravvisato nel progetto originario. Il nuovo progetto ha il medesimo peso insediativo: l’occupazione di suolo è ancora di ben 35.000 mq, i posti a sedere sono comunque 5900. Continuiamo a credere che un progetto del genere non sia sostenibile né economicamente né a livello territoriale, ovvero che folle di persone interessate a mega eventi slegati completamente dal nostro territorio, dalle sue caratteristiche e dai suoi bisogni, non siano il giusto target per lo sviluppo del settore culturale e turistico della Franciacorta.

Lo sviluppo del settore culturale e turistico che noi vorremmo per la Franciacorta è un tipo di sviluppo sostenibile, dolce, diffuso e legato alle peculiarità dei borghi e delle contrade Franciacortine. Questo tipo di sviluppo è necessario e fondamentale anche per le ricadute economiche che avrebbe sul territorio, su tutto il territorio. Le ricadute economiche di un modello come quello da noi proposto sarebbero infatti superiori e maggiormente diffuse su tutti i comuni della Franciacorta rispetto a quelle di una sola e inutile cattedrale nel deserto.

Non è inoltre accettabile l’obiezione secondo cui l’area in questione sia già edificabile: la destinazione urbanistica dell’area non è agricola ma la capacità edificatoria a oggi autorizzata non consentirebbe di realizzare certamente edifici delle dimensioni e soprattutto dei volumi di quelli prospettati. Rispetto all’impatto idrogeologico, purtroppo ad oggi non è ancora stato pubblicato nessun documento che provi la bontà di questo progetto.

In riferimento al sistema viabilistico chi conosce la zona sa che il cosiddetto comparto “Bonomelli” è molto congestionato. Nella vostra risposte ammettete implicitamente che i volumi di traffico causati da questa opera saranno molto impattanti, un aumento di traffico in una zona a dir poco martoriata dal problema, senza che vengano proposti delle migliorie o dei correttivi viabilistici credibili, non è accettabile.

Rimaniamo convinti che gli interventi urbanistici di rilevanti dimensioni, anche in Franciacorta, debbano essere pensati su aree dismesse senza determinare nuova occupazione di suolo: il principio della riqualificazione territoriale improntato alla minimizzazione del consumo di suolo è una sfida di cui la politica anche locale si deve fare carico, anche a livello sovracomunale, con una pianificazione che non sia guidata dai proprietari delle aree ma dal principio di sostenibilità ambientale ed economica degli interventi.

Noi riteniamo che la Franciacorta abbia a disposizione uno strumento urbanistico come il PTRA (Piano Territoriale Regionale d’Area) a cui si dovrebbe semplicemente dare un seguito nelle scelte urbanistiche: il progetto FCH, anche nella sua versione rivisitata, non è coerente con i principi di sostenibilità e riqualificazione ambientale di cui la Franciacorta ha invece estremo bisogno.
Infine riteniamo che la migliore sistemazione urbanistica dell’area sia lasciare intatta una collina che è lì da migliaia di anni, non raderne al suolo una porzione per realizzare edifici di cui la Franciacorta non ha bisogno.